Salvare il salvabile. Probabilmente è questo l'imperativo che stanno provando a darsi a Maranello. Guardare la metà piena del bicchiere, laddove ci fosse, dopo una stagione che andrebbe cancellata anche dagli almanacchi. La crescita di Leclerc, capace di acuti oltre le possibilità di una vettura il cui livello reale è stato espresso dall'annaspare di Vettel, l'ingaggio di un pilota giovane e affamato come Sainz e qualche aggiornamento incoraggiante portato in pista sono sicuramente elementi da cui ripartire, anche se non gli unici. Infatti il direttore sportivo del Cavallino, Laurent Mekies, ha tenuto a sottolineare come sia proprio nei momenti di difficoltà che si riesca a notare ed aver prova della coesione dell'intero gruppo di lavoro.
"A Barcellona, già durante i test invernali, abbiamo velocemente realizzato di avere serie preoccupazioni su diversi aspetti della prestazione della vettura. Sapevamo che sarebbe stata una stagione molto difficile. Non sapevamo ancora quanto tempo ci sarebbe voluto per capire completamente questi problemi e ancor meno quanto ce ne sarebbe voluto per sistemarli. Poi siamo entrati in questa situazione folle del Covid e non potevamo né toccare né far girare la macchina per mesi. Erano tutte indicazioni su quanto sarebbe stata difficile la stagione, come poi è stata. Questo è certamente un buon esempio di ciò che si impara in tempo di crisi e sapremo farne tesoro per il futuro. È in questo tipo di situazioni che impari di più. E penso che la nota positiva sia il modo in cui il team abbia reagito, restando unito e provando a spingere al massimo, nonostante i risultati deludenti e il morale a terra"
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