L'attuale presidente delle FIA e storico ex team principal degli anni d'oro Ferrari, è tornato a parlare dello stato di salute del tedesco ai microfoni dell'emittente francese Rtl. Todt ricordiamo che, con il placet della famiglia e dell'equipe medica, è uno dei pochi a poter far visita regolarmente a Michael.
"Vado a trovarlo una o due volte al mese e più o meno la situazione è sempre la stessa. Lui combatte. Possiamo solo augurare a lui e alla sua famiglia che le cose migliorino. Posso solo aggiungere che è molto seguito e ben circondato."
Jean Todt qualche tempo fa aveva anche spiegato come durante i suoi incontri col sette volte campione del mondo ci fosse anche la possibilità di guardare qualche GP insieme. A quasi sette anni dall'incidente che lo ha visto coinvolto, le notizie trapelate sono pochissime, per volontà stessa della famiglia. Così come durante i suoi anni nelle corse, anche oggi continua ad essere rispettato il desiderio di mantenere una certa riservatezza sulla vita privata di Schumi e dei suoi cari. Oggi continua il suo percorso di recupero a Gland, in Svizzera, presso la sua abitazione. Altri amici che hanno avuto la possibilità di incontrarlo, come lo stesso Massa, continuano a mandare messaggi di speranza ma senza sbilanciarsi.
Jean Todt, inoltre, come già scritto nell'articolo pubblicato stamane, ha lanciato ulteriori conferme seppur ufficiose, sull'esordio del figlio Mick in F1 al volante del team americano Haas.
"Mick correrà probabilmente in F1 dal prossimo anno. Sarebbe una grande sfida e saremmo felici di avere un altro Schumacher ai più alti livelli del motorsport nel 2021".
Non trovano, quindi, conferma le voci secondo cui per bocca dello stesso Todt, papà Michael stesse seguendo gli step della carriera del giovane Mick.
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