Come già detto, oltre alla rivoluzione aerodinamica del 2022, nel paddock nelle ultime settimane tiene banco anche la questione motori. Perchè oltre alle discussioni fra i team sulle carateristiche che dovranno avere i propulsori introdotti tra il 2025 e il 2026, è scoppiata anche la grana Honda. Già da qualche settimana la casa giapponese ha infatti annunciato la decisione di lasciare nuovamente il circus alla fine del 2021, creando parecchia apprensione in Red Bull. Infatti il team di Mateschitz dopo aver riscontrato il poco entusiasmo da parte degli altri fornitori a concedere le proprie powerunit ad un concorrente diretto e temibile, gli austriaci sembrano intenzionati a risolvere internamente la questione, attraverso l'acquisizione delle proprietà intellettuale di Honda. Per rendere fattibile tale opzione Red Bull ed Alpha Tauri hanno chiesto agli altri team che il blocco agli sviluppi sui motori, già programmato al 2023, venga anticipato di una stagione. Ciò darebbe loro il tempo di organizzare uomini e strutture per avviare un percorso di autoproduzione interna. Dopo le resistenze iniziali di Ferrari e Renault, mentre Mercedes aveva già dato il proprio placet, per voce dello stesso Mattia Binotto, sembra che a Maranello si siano convinti ad appoggiare la causa Red Bull. Il team principal del cavallino ritiene non solo che questa scelta sia inevitabile per mantenere viva la competizione fra le squadre, ma darebbe la possibilità di anticipare di un anno l'introduzione della nuova generazione di motori nuovi motori, concretizzando quindi il prima possibile necessità di economicità e sostenibilità ambientale. Al momento per completare il puzzle manca ancora Renault, che è ferma sulle sue posizioni poichè non vuol vedere sfumare gli investimenti fatti negli ultimi anni per colmare il gap prestazionale con la concorrenza.
Quello che si prospettava un Gp ricco di emozioni ha lasciato presto spazio al terrore. Le immagini della vettura di Grosjean spezzata a metà e che andava fuoco hanno rievocato ricordi tragici, ma per fortuna siamo qui a raccontare altro. Dopo il grande spavento iniziale c'è stato spazio solo per la noia e una serie infinita di pit stop... Tanto bistrattato dai piloti e ritenuto niente di più di un semplice perizoma dai tifosi più critici, ieri ha mostrato tutta la sua importanza. VOTO 10 all'HALO che senza girarci troppo intorno oggi ci permette di parlare ancora di Grosjean e Leclerc Al miracolato Grosjean avremmo voluto dare voto massimo per lo spavento che ci ha fatto prendere e la scena hollywoodiana in cui emerge saltando dalle fiamme. Tuttavia siamo cinici e gli diamo un punto in meno perchè nell'incidente di ieri ci ha messo del suo. VOTO 9 a Romain e agli attimi di paura Il secondo podio consecutivo sarebbe stato pretendere un po' troppo, e le macumbe di Al...
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