Iniziano a trapelare indiscrezioni sulla monoposto che la prossima stagione verrà affidata a Charles Leclerc e Carlos Sainz . Con gli sviluppi vincolati all'utilizzo di un numero limitato di "token", come confermato dal team principal Mattia Binotto e dall' Head of Chassis area Simone Resta, le principali aree su cui si interverrà sono retrotreno e propulsore. E' evidente come lo scarsa competitività delle rosse quest'anno sia principalmente figlia della riduzione di potenza del propulsore in seguito all'accordo segreto siglato con la FIA. Infatti le prestazioni sbalorditive della power unit 2019 avevano fatto storcere il naso agli avversari, a tal punto da reclamare un'indagine ufficiale. Ad oggi non sappiamo cosa sia emerso, ma volendo riassumere brevemente, il senso che si riesce a trarre è: "C'è qualcosa di irregolare, non sappiamo cosa, ma c'è. Quindi adeguatevi". Senza stare troppo a discutere sulle possibilità della Ferrari di imputarsi, facendo orecchie da mercante, anche in virtù del proprio potere politico, se quanto accaduto con Mercedes e Racing Point sul caso DAS prima e sul presunto passaggio di progetti poi, ha portato a sanzioni irrilevanti, allora forse valeva la pena rischiare qualcosina in più. Altrimenti c'è da pensare che da questo accordo la Ferrari abbia tratto o trarrà altri vantaggi che ad oggi non conosciamo.
Gli interventi sul motore
Intanto per voce dello stesso Binotto il motore del prossimo anno gira già al banco da un pò dando riscontri incoraggianti sotto il profilo dell'affidabilità e della potenza. Gli accorgimenti introdotti dovrebbero portare ad un incremento di 30 CV, sufficienti a detta del team principal "ad avvicinare Honda e Renault e tornare a lottare costantemente per il podio". L'evoluzione riguarda soprattutto l'applicazione di principi vicini al concetto di motore Superfast, adottando una camera di combustione capace di assicurare una fase di scoppio con tempi di accensione rapidissimi, anticipando concetti che dovrebbero essere estesi a tutti i team dal 2022.
Il lavoro continua
Le attenzioni e gli sforzi dei tecnici come anticipato si concentreranno soprattutto sul retrotreno, attraverso interventi sulla scatola del cambio in modo da migliorare la rigidità torsionale, influendo positivamente sulla stabilità del posteriore, e sui radiatori e il loro posizionamento incrementando così l'efficienza della fluidodinamica interna.
L'obiettivo dichiarato è sicuramente riprendersi a mani basse il ruolo di terza forza nel mondiale e avvicinare decisamente le prestazioni di Red Bull e Mercedes. L'occhio come sappiamo è sicuramente rivolto al cambio regolamentare 2022, ma in casa Ferrari non possono permettersi di buttar via un altro campionato...
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