"OPERAZIONE NOSTALGIA" COMPLETED SUCCESSFULLY: Imola come la Serie A. C'è ancora qualche speranza per un ritorno nel 2021?
In questa stagione, dopo quattordici lunghissimi anni, la Formula 1 è
tornata a calcare l’Autodromo "Enzo e Dino Ferrari" di Imola. Un ritorno
imprevisto (e sterilizzato). Il Covid ha stravolto i piani di tutti, e
quindi anche quelli del Circus, che ha dovuto reinventare il calendario per
mandare avanto lo show. A guardare indietro, invece, corre un brivido lungo la
schiena. Quattordici anni. E all’improvviso riaffiora nella mente l’immagine di
quell’ultimo Gp, che vide trionfare Michael Schumacher, per
l’ottantacinquesima volta. O quella maledetta domenica di 26 anni fa, quando una
vettura ingovernabile e un muretto inevitabile causarono l’atroce morte di
Ayrton Senna. Altro brivido.
Altri tempi, altre monoposto, altri protagonisti: altra epoca. Tuttavia il
tracciato emiliano non ha perso il suo fascino. I piloti lo rispettano e ne
rimangono impressionati.
“Imola è una pista storica, sono impressionato. Ovviamente, la storia del
1994 è qualcosa che ricordiamo sempre. Oggi sono stato sul circuito ed è stato
davvero speciale girare e vedere questo storico tracciato, superando anche il
duro ricordo di dove Ayrton Senna si è schiantato. Lui faceva quello che
amava, come me. In un certo senso è commovente sapere che posso essere qui e
fare quello che lui faceva 26 anni fa”.
Queste le parole di Lewis Hamilton a riguardo. I tifosi, semplicemente,
lo amano. L’operazione di inserire nel calendario del 2020 l'appuntamento di San
Marino è stata senza dubbio vincente. Come si dice: "Storta va, dritta viene". E
anche i numeri lo confermano: sono stati circa 21 milioni e 800mila gli italiani
di età compresa tra 14 e 64 anni che hanno seguito, secondo diverse modalità, il
Gran premio di Formula 1 dell’Emilia Romagna, disputatosi il 1° novembre.
Secondo StageUp e Ipsos si tratta di un "bacino estremamente rilevante", nonché
"molto vicino" a quello della Serie A di calcio, l’evento con il maggior seguito
in Italia (29 milioni e 100mila persone). Nel dettaglio, la televisione è stata
il mezzo più utilizzato per godersi il ritorno della massima serie motoristica
all’Enzo e Dino Ferrari (91% tra dirette, differite, news e highlights), poi
Internet (30% complessivamente con tutti i device), stampa (13%), radio (8%) e
social media (8%).
Un autenitco successo a cui è possibile ricondurre molteplici motivazioni.
Innanzitutto, parlavamo poc'anzi del fascino. Quello di Imola è un circuito
old style, a cui i più grandi sono affezionati e al quale i più giovani
guardano con ammirazione. Bello da vedere, intrigante come ambientazione. In
secondo luogo la curiosità. Era interessante vedere i piloti come se la
sarebbero cavata dopo gli interventi di modifica della pista nel corso degli
anni. Infine, la passione. Un Gran Premio in Italia ne è sempre sinonimo. Imola,
rispetto ad altri circuiti inseriti in scaletta, non porterà incassi
stratosferici alla FIA, ma sicuramente, è considerato da tutti gli appassionati
del mondo come uno dei capisaldi della storia delle corse su quattro ruote.
È possibile che, visto il successo riscosso, venga riproposto per il 2021?
Per ora, il circuito non è stato introdotto nel calendario provvisorio della
stagione 2021. Ma una flebile punta di ottimismo è nell'aria in virtù
dell’annullamento del Gp del Vietnam, che avrebbe dovuto esordire il 25
aprile. Imola se la gioca con Istanbul e Portimao.
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