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"È la macchina o il pilota a costruire il dominio?". Fernando Alonso dice la sua

Il 2020 è stato l'anno in cui Lewis Hamilton ha raggiunto il record di Michael Schumacher dei sette titoli Mondiali in Formula 1. Il pilota britannico ha anche superato quota 91 vittorie, un altro record che apparteneva al tedesco e che sembrava destinato a resistere per sempre. È il pilota o la macchina a determinare un dominio? Questo è il quesito che ci si pone da sempre, e che molto spesso una risposta non trova.

Ma a Fernando Alonso, si sa, piacciono le sfide impossibili e anche stavolta non ci ha stupiti. L'asturiano, ai microfoni de Il Corriere della Sera, ha provato a dire la sua riguardo tale questione.


Fernando Alonso è dell'idea che Lewis Hamilton avrebbe molto da ringraziare alla sua Mercedes. Ecco una parte dell'intervista rilasciata ai microfoni de Il Corriere della Sera:

“Non c’è dominio se non c’è una macchina vincente. Quando conquisti una lunga serie di titoli mondiali vuol dire che disponi di una superiorità tecnica determinante. Sta accadendo con Hamilton, è accaduto a Vettel che con Red Bull ha trionfato e poi non è più riuscito a ripetersi. Accadde lo stesso a me con Renault nel 2005 e 2006. Guidavo una vettura più veloce della Ferrari e lui era sempre lì, in lotta, alle mie calcagna. Riusciva a fare cose incredibili. Ero convinto di averlo distanziato: macché. Stiamo parlando di una leggenda. Possiamo discutere sul fatto che fosse Barrichello il suo compagno così come Bottas è compagno di Hamilton. Ma i miti si costruiscono anche così ed è giusto che vengano ricordati come tali”.

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