Pierre Gasly è reduce da una stagione 2020 dai tanti squilli, che gli sono valsi il decimo posto nella classifica piloti finale. Tra le ottime prestazioni di quest'anno spicca la straordinaria impresa di Monza in cui il francesino ha trionfato al volante della sua Alpha Tauri.
Gasly: "Monza un momento speciale"
“Sono contento che la vittoria di Monza abbia avuto così tanta importanza, non solo in Francia. Anche per i non-francesi è stato così: nel team, ad esempio, ci sono molti inglesi e italiani, oltre ai giapponesi vista la presenza di Honda. Tutti erano entusiasti ed emozionati per questo ritorno alla vittoria. Alla fine si finisce per guardare in loop i video. Posso dire che dopo la gara la pressione su di me è aumentata e ho avuto qualche difficoltà. Non è stato facile affrontare il post-Monza, mi sono arrivati centinaia di messaggi, magari non ho risposto a tutti. Ma è stato un momento così speciale, d'altronde la prima vittoria non si scorda mai. È stato complicato riprendere la concentrazione, ma era assolutamente necessario vista la stagione così intensa, e alla fine non me la sono goduta come avrei voluto!“.
Al che l'intervistatore Fébreau ha aggiunto: “Pierre ci ha fatto sognare, la sua vittoria ha avuto una sceneggiatura incredibile. Non si tratta solo dell’ultimo giro ma di 23 tornate di una corsa pazzesca in cui questo ragazzo poteva benissimo dubitare di farcela. E invece ce l’ha fatta e ci ha regalato delle emozioni incredibili. Gli ho scritto la sera stessa. Gli ho detto grazie, perché mi hai dato il mio 12 luglio 1998", ricordando la data del primo Mondiale vinto dalla Nazionale di calcio francese.
Gasly ha risposto: “E anch'io avevo il 10!” facendo riferimento a Zinedine Zidane, trascinatore della selezione transalpina nella competizione.
Segui PrimaVariante su Facebook e Instagram
Commenti
Posta un commento