Le normative anticovid imposte dal governo australiano minano le possibilità di disputare il primo appuntamento stagionale
La Federazione, dopo il miracolo compiuto in questo 2020 nella composizione di un calendario totalmente stravolto che potesse dare un senso a questa stagione, si trova già a dover fare i conti con nuovi problemi all'orizzonte. Il nuovo calendario, il più esteso mai visto nella storia della F1 con ben 23 appuntamenti da disputare, non sembra essere così solido. La preoccupazione maggiore è infatti relativa alle misure anti-pandemia che le 22 nazioni dove il circus almeno per il momento dovrebbe mettere piede intenderanno ad adottare. Nel recente appuntamento di Abu Dhabi abbiamo avuto modo di conoscere un particolare modello di bolla, la biosfera. L'accesso all'intera area destinata a piloti ed addetti ai lavori è stata ben delimitata, per nessun motivo potevano essere lasciate le due strutture alberghiere presenti intorno alla pista e al weekend si è potuti partecipare solo attraverso l'esecuzione di 4 tamponi negativi consecutivi. Inoltre il trasferimento dal Bahrain è potuto avvenire solo mediante voli charter appositi e non con normali voli di linea. Questo tipo di soluzione potrebbe rappresentare un ottimo compromesso per consentire di disputare il Gp inaugurale di Melbourne, anche se non state ancora prese decisioni in merito. Le normative applicate nella nazione oceanica sono chiare in tema di arrivi da paesi esteri, prevedendo 14 giorni di quarantena obbligatoria. In quest'ottica gli stessi Australian Open sono stati rinviati di qualche settimana, trovando immediatamente l'adesione del personale coinvolto. Per la F1, però, una soluzione di questo tipo appare decisamente complessa. L'elevato numero di persone che affollano il paddock, rendono difficile non solo individuare strutture adeguate nel perimetro urbano, ma anche una gestione complicata di risore sotto il profilo dei costi nelle due settimane che conducono alla gara. Gli organizzatori già l'anno scorso avevano cercato di far svolgere l'evento a tutti i costi, nonostante la positività di un membro dello staff McLaren e la decisione del team di Wocking di ritirare le vetture. Vedremo se per il prossimo Marzo riusciranno a trovare, invece, una soluzione di mediazione col governo locale...
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