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Mick Schumacher: "Mio padre è il migliore. Per prepararmi guarderò le sue gare, anche se so che non sarà sufficiente"

 

Il neo pilota della Haas ha parlato dei paragoni che lo accostano al padre e di come intende prepararsi alla prossima stagione




La stagione che scatterà il 21 Marzo in Australia già comincia ad offrire diversi spunti di interesse e tra questi, inevitabilmente, non può non esserci l'esordio di Mick Schumacher. Insomma, un appuntamento con la storia, un filo invisibile che lega il suo percorso a quello di papà Michael. Le aspettative, elevate, e i paragoni, scontati, vengono sù facili. Ciò non toglie che bisogna tenere ben presente la realtà dei fatti. I due non sono la stessa persona, ed hanno per questo carriere che vanno valutate per conto proprio. I sette mondiali di Michael in nessun modo devono essere un merito o un peso per quello che Mick sta provando a fare di sè stesso. Sognare non costa nulla, ma ovviamente le esagerazioni sono ben altro. 

Il giovane tedesco non si è mai tirato indietro davanti ai paragoni continui ed è sembrato piuttosto capace di reggere non solo la pressione, ma anche le aspettative nei suoi confronti. I successi sono arrivati, meritati. Nessun tappeto rosso, nessuna corsia preferenziale. Anche lo zio Ralf ci ha tenuto a sottolinearlo. 

Mick a dispetto dell'età è sembrato fin troppo maturo nella gestione di ciò che lo circonda, a tratti con una tranquillità quasi imbarazzante. Al quotidiano tedesco Bild ha infatti affermato: "Non ho nulla in contrario ad essere paragonato a mio padre. In fin dei conti papà è il migliore e per me resterà sempre il migliore. Sono felice di potermi paragonare a lui. Forse c'è un pò troppa pressione intorno a me, non ci faccio caso".

La spiegazione di un atteggiamento così sereno sembra tanto scontata quanto complessa da poter mettere in pratica da chiunque: "Amo questo sport, amo quello che faccio. Quindi trovo facile lavorare sui miei sogni. Sono orgoglioso di poter riportare il mio nome in Formula 1".

La stagione che lo attende non è semplice, non solo perchè restano i dubbi sulle prestazioni della vettura che i tecnici Haas sapranno portare in pista, ma soprattutto perchè il tempo per imparare e prepararsi è davvero poco. Ma Mick, simpaticamente, ha svelato come proverà ad approcciare alla categoria.
 "Per prepararmi guarderò le gare di mio padre, anche se so che non sarà sufficiente. L'intera Formula 1 ha continuato a svilupparsi nel corso degli anni, ecco perchè non solo dovrò guardare le mie gare preferite ma anche tante altre delle ultime stagioni".

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