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Steiner: "Schumacher ha gli occhi di tutti puntati addosso, ma ha una grande personalità"


Il team principal ha espresso le sue impressioni sul giovane tedesco dopo la sua prima giornata al volante della Haas

Se tifosi e media continuano ad alimentare aspettative e paragoni sulla prima stagione in F1 di Mick, Gunther Steiner ha avuto la possibilità di osservarlo da vicino ed apprezzarne immediatamente le qualità e l'attitudine. La giornata di test al volante della vettura americana è stata impostata non sulla ricerca della velocità pura, ma sulla conoscenza del team e della metodologia di lavoro.

Ha svolto un lavoro fantastico. Ovviamente non l’ho considerata come una sessione di test dato che in queste occasioni non è possibile vedere tutte il potenziale di un pilota. Quello che emerso, però, è stata la sua personalità ed il modo in cui si è preparato al lavoro. Per un giovane pilota c’è molto da imparare quando si trova ad affrontare per la prima volta un circuito di Formula 1, soprattutto se il suo cognome è Schumacher." - ha affermato il team principal altoatesino. "Hai gli occhi di tutti puntati addosso ed hai appena 21 anni. Devi avere una grande fiducia in quello che fai e lui ha svolto un buon lavoro nel corso dell’intero weekend”.

L'approccio con team e tecnici è stato piuttosto positivo ed è sicuramente un punto di partenza molto importante. Lo stesso pilota non è sembrato molto interessato nella ricerca della prestazione, infatti ha chiuso in ultima posizione nella graduatoria giornaliera, ma ha cercato di raccogliere informazioni utili per iniziare bene il prossimo campionato.

“Ha lavorato molto bene con tutti gli ingegneri. Ho prestato attenzione più a questo aspetto che alle performance in pista. Devo dire che è stato molto chiaro nel comunicare con il team. Ovviamente non gli abbiamo fatto pressioni per ottenere delle performance di rilievo in pista, ma è stato bravo nel non commettere mai errori e nel riportare la macchina intatta ai box. Si è comportato bene ed era consapevole dei punti del tracciato dove perdeva del tempo rispetto agli altri piloti”.

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