Oltre alle prestazioni in pista, i più attenti avranno notato durante i pit stop una velocità nettamente minore rispetto agli avversari. Diego Ioverno, tecnico Ferrari, ha spiegato come il problema sia legato principalmente ad un difetto di progettazione del dado ed una squadra di meccanici rinnovata e giovane.
“È vero che il numero di soste superiore ai 3,5 secondi è troppo alto per quelli che sono storicamente gli standard della Scuderia ma il più delle volte le cause che hanno portato a un rilascio della vettura tutt’altro che ottimale sono dovute ad un problema specifico, legato al dado della ruota – spiega Diego Ioverno, Responsabile Operazioni Autotelaio della Scuderia –. La filettatura non è robusta abbastanza, il che ha provocato più volte lo spanamento del dado stesso. È un problema di affidabilità su cui stiamo lavorando alacremente per cercare di risolverlo per il prossimo anno”.
Ioverno ha tenuto a difendere però il lavoro degli uomini Ferrari.
“Innanzitutto vale la pena sottolineare che la nostra è una squadra giovane anche in questo settore specifico. Nell’ultimo biennio è iniziato un importante processo di rinnovamento, sia nei ruoli operativi che in quelli di coordinamento. È ovvio, quindi, che ci sia bisogno di un po’ di tempo per migliorare l’amalgama fra tutti i componenti del team del pit-stop perché non c’è operazione in questo sport in cui la sincronizzazione fra il lavoro di oltre venti persone sia più importante”.

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