Dopo la notizia diffusa in mattinata della positività di Lewis Hamilton al Covid-19, all'interno del paddock è già cominciato il toto-pilota per capire chi possa sostituire il campione inglese, almeno per la garà che si disputerà domenica sull'inedito outer-track di Sakhir. Stamane, nell'articolo che potete trovare sul nostro sito web, abbiamo provato ad individuare su chi potrebbe ricadere la scelta Mercedes per occupare il sedile della W11 lasciata vacante del numero 44. Mettendo per un attimo da parte la nostra imparzialità abbiamo deciso di sbilanciarci, ritenendo che la scelta più interessante e coerente sia quella di puntare su George Russell.
Perchè scegliere Russell?
Si tratterebbe, innanzitutto, di un'occasione irripetibile per il pilota e per il team. Russell potrebbe non solo dimostrare finalmente tutto il suo valore dopo due stagioni complicate in Williams, ma avrebbe soprattutto la possibilità di giocarsi le sue chances di convincere i vertici di Brackley a puntare su di lui dal 2022. Il team dal canto proprio ha investito parecchio sul giovane inglese, che dagli addetti ai lavori è ritenuto uno dei talenti più promettenti del panorama F1 e un'eventuale bocciatura, senza aver avuto prova concreta delle sue qualità, decreterebbe il fallimento dell'Academy Mercedes, già parecchio criticata dopo la gestione Ocon.
Se, quindi, ci sono fin troppi motivi affinchè si possa sperare di vedere George al volante della monoposto Campione del Mondo, in realtà tale scenario è tutt'altro che scontato. Innanzitutto perchè è necessario il placet della Williams, che su di lui punta forte per agguantare i primi punti iridati. Ma la variabile decisiva è rappresentata senza dubbio dalla volontà di Toto Wolff.
Quello che ci chiediamo è perchè mai il team principal austriaco dovrebbe opporsi di fronte alla possibilità di mettere in mostra un talento emergente fatto in casa, a maggior ragione in uno scenario dove tutti gli obiettivi stagionali sono stati già ampiante raggiunti?
Perchè non sceglierlo...
E' semplicemente una questione di equilibri. Ne "Il Gattopardo", opera celebre di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, c'è una frase celebre di Tancredi rivolta allo zio Principe di Salina, quest'ultimo scettico nei confronti della scelta del nipote di arruolarsi tra i Garibaldini: “Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi.” Il significato allegorico di tale espressione prevede non come apparentemente possa sembrare, un cambiamento esteriore di ciò che ci circonda, ma un mutamento che proviene dal proprio interno, dal profondo. E in Mercedes non sembrano essere pronti al cambiamento, nè esteriore che interiore; ad abbandonare le proprie convinzioni e conoscere una volta per tutte la realtà e la natura delle cose. Russell rappresenta l'eroe o il nemico, dipende dai punti di vista, che potrebbe scoperchiare il vaso di Pandora. Perchè se domenica allo spegnersi dei semafori fosse lì al posto di Hamilton, in Mercedes corrono un rischio gigantesco.
Quali scenari?
Se la prestazione di Russell, a prescindere da talento, colpi di fortuna o prevedibile esuberanza, dovesse essere clamorosa, verrebbero smascherate le ragioni che hanno spinto il team tedesco a lasciare tutto com'era, dando soddisfazione ai critici o ai detrattori.
Perchè Hamilton è forte, anzi fortissimo, e non ci sono dubbi. Ma c'è chi è convinto che con quella macchina vincerebbe chiunque, Verstappen per primo. E Bottas è un ottima pilota, ma in molti storcono il naso difronte al finlandese, credendo che sia ancora lì soltanto perchè è il classico gregario che svolge il compitino e non dà troppo fastidio alla stella luminosa di Lewis.
E' chiaro che un Russell in versione super in Bahrain metterebbe in discussione il valore e la portata dei risultati raggiunti, sminuendo quanto fatto negli ultimi anni da parte di Hamilton e Bottas. Quindi laddove a George non dovesse essere concessa tale possibilità per espressa volontà dei manager Mercedes, appare chiaro che è soltanto per non minare gli equilibri e vedere contestate le scelte fatte E' evidente, d'altro canto, che se tale decisione dovesse andare in porto, una prestazione sotto le aspettative del giovane inglese probabilmente metterà in seria discussione le sue ambizioni per il futuro...
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